L’uguaglianza
e la diversità “La città incantata”
e la diversità “La città incantata”
La città incantata è la storia di formazione di
Chihiro, bambina viziata e capricciosa che, per uno strano scherzo del destino,
si troverà catapultata in una realtà insidiosa e onirica e dovrà
coraggiosamente affrontare mostri e spettri, fino a raggiungere la fiducia in
se stessa.
Chihiro, bambina viziata e capricciosa che, per uno strano scherzo del destino,
si troverà catapultata in una realtà insidiosa e onirica e dovrà
coraggiosamente affrontare mostri e spettri, fino a raggiungere la fiducia in
se stessa.
Film d’animazione del maestro giapponese del genere, Hayao Miyazaki,
la pellicola proietta lo spettatore in una prospettiva infantile,
costringendolo a provare quella paura che ha costellato l’infanzia di tutti.
Con trepidazione, seguiamo le avventure della piccola Chihiro che, staccatasi
dai genitori, impara a conoscere le proprie forze e immancabili debolezze in un
mondo di rara bellezza ma anche di straordinaria pericolosità. Sin da subito
incontrerà un alleato altrettanto giovane, il solo apparentemente ambiguo Haku, che sarà la sua guida
spirituale nel nuovo mondo di cui ha varcato le soglie. Il male è rappresentato
da Yubaba,
signora malvagia della città.
la pellicola proietta lo spettatore in una prospettiva infantile,
costringendolo a provare quella paura che ha costellato l’infanzia di tutti.
Con trepidazione, seguiamo le avventure della piccola Chihiro che, staccatasi
dai genitori, impara a conoscere le proprie forze e immancabili debolezze in un
mondo di rara bellezza ma anche di straordinaria pericolosità. Sin da subito
incontrerà un alleato altrettanto giovane, il solo apparentemente ambiguo Haku, che sarà la sua guida
spirituale nel nuovo mondo di cui ha varcato le soglie. Il male è rappresentato
da Yubaba,
signora malvagia della città.
Per il nostro percorso, però, è di grande importanza
il tema dell’uguaglianza e della diversità affrontato in questo film
d’animazione giapponese. Chihiro è una bambina uguale a tante altre che per
assurdo si ritrova in un mondo in cui è l’unica diversa, e che per essere
accettata deve addirittura rinunciare al suo nome e accettarne uno nuovo, Sen.
Si ha quindi ciò che per tutti è “normale” catapultato in ciò che noi
consideriamo “diverso”.
il tema dell’uguaglianza e della diversità affrontato in questo film
d’animazione giapponese. Chihiro è una bambina uguale a tante altre che per
assurdo si ritrova in un mondo in cui è l’unica diversa, e che per essere
accettata deve addirittura rinunciare al suo nome e accettarne uno nuovo, Sen.
Si ha quindi ciò che per tutti è “normale” catapultato in ciò che noi
consideriamo “diverso”.
Cerchiamo di far comprendere ai ragazzi che in
realtà la linea che divide diversità e normalità è più sottile di quanto si
pensi. Sono i due lati di una medaglia che si adattano alla morale di ciascuno
di noi. I ragazzi devono riflettere sulla vita di tutti i giorni e riuscire a
capire che non necessariamente ciò che è diverso è anche sbagliato, mostruoso,
cattivo, brutto.
realtà la linea che divide diversità e normalità è più sottile di quanto si
pensi. Sono i due lati di una medaglia che si adattano alla morale di ciascuno
di noi. I ragazzi devono riflettere sulla vita di tutti i giorni e riuscire a
capire che non necessariamente ciò che è diverso è anche sbagliato, mostruoso,
cattivo, brutto.
La lezione prevede la visione di alcune scene del
film in cui la bambina protagonista si confronta con i fantasmi e le loro
reazioni alla sua diversità, alternate a pause in cui si discute sulle
situazioni viste. Al termine dell’incontro, i ragazzi sono invitati a scrivere
un tema con la seguente traccia “racconta un episodio in cui sei stato
discriminato perché ritenuto diverso”.
film in cui la bambina protagonista si confronta con i fantasmi e le loro
reazioni alla sua diversità, alternate a pause in cui si discute sulle
situazioni viste. Al termine dell’incontro, i ragazzi sono invitati a scrivere
un tema con la seguente traccia “racconta un episodio in cui sei stato
discriminato perché ritenuto diverso”.