ANITA RESTELLI – giornalista di Robecco sul Naviglio per il CCR Magazine
ANITA RESTELLI – giornalista di Robecco sul Naviglio per il CCR Magazine

ANITA RESTELLI – giornalista di Robecco sul Naviglio per il CCR Magazine

07-05-08
Oggi è stata una giornata importante perché sono partita per San Severino Marche. Il ritrovo è stato alle 12:30 in stazione centrale a Milano per partire con il treno delle 13:05. Ci siamo sparati tre ore e quindici minuti di treno. Ci siamo divertiti da matti. Abbiamo aspettato ad Ancona l’altro treno che ci ha portato a San Severino Marche. Mi aspetto ch eequesto viaggio sia emozionante e ricco di nuove conoscenze.

08-05-08

Durante i gruppi di discussione ho affrontato la tematica del bullismo, e parlando con gli altri ragazzi e l’insegnante sono uscite le seguenti cose:

Il bullismo si divide in tre forme: diretta, indiretta e verbale. La forma diretta sono le botte, quella indiretta può essere l’intimidazione tramite internet, quella verbale le minacce. Un bullo generalmente ha problemi psicologici, se fa del male viene sospeso anche per più di quindici giorni, mentre una punizione normale non può superarli.
Se un bullo fa del male può anche non essere ammesso agli scrutini finali.
Il 30% dei ragazzi ha subito bullismo, il 34% lo ha commesso, il 52% dei ragazzi ha subito bullismo contro il 48% delle femmine.
Bullismo è quando sei escluso o ti incolpano di cose che non hai commesso.
Con microcriminalità si intende quando si ruba a scuola o si picchia per ottenere dei soldi.
Per farsi aiutare c’è un sito internetwww.smontailbullo.it, il numero verde è : 800669696. Il bull ha sempre un disagio a cui si deve rispondere decisamente.
Non c’è un rapporto tra bullo e la vittima, la scelta non è sempre mirata ma a caso.
Il modo in cui ci vedono le persone è il modo in cui ci pensiamo.

09-05-08
Questa mattina cui siamo ritrovati davanti alla scuola media per poi dirigerci con Paola Fiori al Chiostro di San Domenico. Abbiamo passato un po’ di tempo ad ascoltare un discendente di Moneta, premio Nobel per la Pace italiano, poi abbiamo visto uno spettacolo che trattava la tematica dell’alcool sotto forma di divertimento, un po’ comico.
Dopo siamo andati a scuola a mangiare e finito ci siamo spostati ancora al chiostro di San Domenico. Ci siamo divisi in gruppo di lavoro.